mercoledì 29 aprile 2009

Web - Governo italiano : 1-0



Per questa volta è fatta. Almeno per il momento, la guerra senza esclusione di colpi tra il vecchio mondo (e modo di comunicare) e il nuovo vede uscire vincitrice la rete. Ma per poco. Il potere politico, economico-finanziario e mediatico italiano sta ormai sempre più scoprendo le sue carte, fatte di divieti, tasse, blocchi e censure. Ovviamente il tutto coperto dalla improvvisa scoperta della "legalità" scritta e votata da un parlamento inquinato da chi la legge non l'ha rispettata qualche volta.
In realtà a vincere non è stato solo il web e il suo popolo, ma è stata la libertà e non quella scritta nel nome di qualche movimento o partito politico, ma quella vera. La libertà di comunicare, informare ed informarsi attraverso la rete.
La notizia è che i Deputati italiani, mostrando una "maturità ed un rispetto per i diritti fondamentali dei cittadini e degli utenti" superiore a quello dei colleghi del Senato, nella notte di ieri, hanno abrogato l'art. 60 del DDL n. 2180, meglio noto al grande pubblico come emendamento D'Alia, approvando l'emendamento Cassinelli. L'emendamento D'Alia avrebbe drammaticamente ridotto la libertà di informazione nel nostro Paese per effetto dell'applicazione di una perversa logica repressivo-cautelare in forza della quale la sospetta commissione da parte di un singolo di un reato di opinione (che già comporta una limitazione ai diritti democratici dei cittadini garantiti dalla costituzione) avrebbe finito con il gravare sull'intera collettività che, dalla sera alla mattina, si sarebbe ritrovata nell'impossibilità di informare ed informarsi attraverso blog, ugc e altre piattaforme telematiche.
Si potrà riflettere poi su come sia potuto accadere (ma già lo sappiamo!) che nel 2009 un senatore della Repubblica Italiana abbia proposto (ed i suoi colleghi abbiano a larga maggioranza approvato) un emendamento che minacciava di oscurare la Rete nel secolo della Rete.
Insomma sarebbe stata una catastrofe per il già agonizzate sistema italiano dell'informazione. Un colpo di grazia che avrebbe portato il nostro paese alla pari di stati come la Cina.
Per questa volta il pericolo è scampato... ma per poco.

Prepariamoci alla prossima mossa.

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