giovedì 18 marzo 2010

Un sei da 37 milioni, ma il tabaccaio non giocò la schedina



VENEZIA - La storia risale al novembre 2008, quando Thomas Peretti, allora operaio oggi disoccupato con 4 figli, si recò alla tabaccheria Grigolon di Eraclea (VE) per giocare un sistema al superenalotto da 7 euro. C'erano tutti i numeri usciti quella sera: 3, 4, 7, 44, 52 e 89. Visto che nessuno azzeccò la combinazione, il premio sarebbe andato interamente a Peretti: 36.718.687,18 euro.
Peccato che la schedina non fu mai giocata. Infatti quella sera il tabaccaio di fiducia aveva problemi con la macchinetta della Sisal e si fece consegnare la schedina con la promessa di giocarla appena il collegamento con la centrale fosse stato ripristinato.
L'uomo allora lasciò al gestore la schedina e la quota per la giocata chiedendo di essere avvisato qualora il disservizio non venisse risolto in tempo utile, così avrebbe potuto giocare il sistema in un'altra tabaccheria. Putroppo il tabaccaio lo avverti solo qualche minuto dopo le 19:30, quando le giocate erano ormai chiuse.
Peretti si accorse solo il giorno dopo, quando tornò in tabaccheria per riprendersi i soldi e la schedina, che aveva in mano la combinazione del sei vincente. Inevitabili come inutili le scuse del tabaccaio che non hanno per nulla consolato il mancato milionario. Infatti ora sarà chiamato a rispondere di questa negligenza in tribunale, per una causa di risarcimento danni intentata da Peretti. L'udienza è fissata per il 10 giugno prossimo.

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